Nel Tempio di D10S un brutto pareggio



Tra cinque anni, di questo Napoli - Barcellona ci ricorderemo a stento. Giusto tre o quattro immagini sbiadite, non di più. 
Ormai il risultatismo di allegriana memoria ha stravinto la battaglia culturale.
Io sono e resto dalla parte sconfitta.
Che non è e non sarà mai la parte sbagliata.

Una partita brutta, noiosa, lenta. Piacevole solo la fase difensiva del Napoli nel primo tempo: da manuale, da far studiare a Coverciano sotto la voce "come si difende bassi".
Per il resto, una partita che tecnicamente, tatticamente ed emotivamente ha offerto davvero poco.
Il Barcellona fa un tiro nello specchio nella porta. Uno solo e fa gol. Zero parate di Ospina. Più pericoloso il Napoli, messo in campo con umiltà da mister Gattuso. Umiltà eccessiva? Al San Paolo, forse. O forse no. Al Camp Nou ne servirà persino di più. E per tutta la partita.

I tempi delle "undici teste di hazzo che gli palleggiano in faccia" sono parecchio lontani. Oggi ci toccano undici soldati disciplinati. La Storia dice che sono i soldati, gli eserciti a combattere le guerre. E magari a vincerle.
Ma non c'è bellezza nella guerra. 
Perché la Bellezza, si sa, spetta alle teste di hazzo.


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