Comandante, scusami.
Perdonami se ho dubitato di te. Convinto che fino a due anni fa avremmo preso il Palazzo insieme, ho vissuto come un tradimento il tuo voler entrare a Palazzo dal portone principale, a braccetto con l'aristocrazia borghese. Invece stavi praticando una versione moderna dell'Entrismo trockijista: entrare dentro le stanze del potere al fine di distruggere, di sabotare.
Ci stai riuscendo benissimo, Comandante, vecchio guerrigliero che non sei altro. Non hai il sigaro del Che, preferisci le cicche di sigarette come Er Pomata, ma va bene comunque. Ti hanno tolto la tuta e ti hanno costretto a vestirti come una specie di Marchionne senza camicia. Tu li hai lasciati fare, per convincerli a fidarsi di te. E loro ci sono cascati cu tutti 'e panni. Ti aspettavano a braccia aperte, dopo gli anni di calcio inguardabile di Massimiliano Allegri. "Vinceremo giocando benissimo", pensavano. Il ricordo del calcio spettacolare che hai fatto al Napoli, a cui solo un sistema marcio ha impedito di vincere uno scudetto, ancora li faceva tremare. Tu invece avevi già tutto in mente: provare a vendere i migliori, cambiare costantemente modulo, far incazzare qualche senatore.
Era questa la Strada Maestra: se non puoi conquistare il Palazzo, distruggilo!
E tu ci stai riuscendo alla grande. Hai provato a vendere Dybala, invano, ma almeno sei riuscito a vendere Emre Can che oggi ti servirebbe come il pane. Complice l'infortunio di Chiellini, hai potuto schierare subito quel pippone biondo proveniente dall'Ajax, rispetto al quale Bruscolotti sembra Krol, e cominciare a perdere punti. Hai provato a far incazzare Cristiano Ronaldo con qualche sostituzione, poi il Padrone ti ha richiamato all'ordine e sei stato costretto a rimetterlo in campo. Almeno ci hai provato, Comandante, grazie lo stesso. Sei partito col 4-3-3, poi hai messo un trequartista, poi Cuadrado a terzino, poi quel giuda di Higuain costantemente in panchina. Grande Comandante, li stai facendo impazzire!
Il capolavoro, però, non è ancora concluso. La tua Juve gioca da far schifo. Sei venuto a Napoli e hai lasciato tre punti, facendoti umiliare da Gattuso. Stai facendo di tutto per aspettare che Inter e Lazio riescano a superarti. Stai cercando di farli eliminare dalla Champions League, facendoti battere persino dal Lione di Rudy Garcia.
E le conferenze stampa? Majakovskij, il poeta della rivoluzione bolscevica, sarebbe fiero di te. Sempre con le dita infilate nel naso a scaccolarti, rilasci dichiarazioni degne di un grande antijuventino: "In Italia avremmo avuto due rigori" è situazionismo puro, è poesia d'avanguardia. Lo sappiamo bene che in Italia avresti avuto due rigori... E come non citare il piagnisteo di "se fosse capitato a noi, sarebbe successo un casino"? Lacrime napulitane, Comandante. Divino.
A chi ti chiede come mai il tuo Napoli giocava un calcio sontuoso nonostante una rosa nettamente inferiore alla Juventus, tu rispondi: "Il mio Napoli era una squadra simmetrica, con le catene che si alternavano in equilibrio. La Juve è invece asimmetrica, esce sempre fuori linea". Epistemologia della semantica. Concezione ciclica del divenire cosmico. Prolegomeni ad ogni futura metafisica. Sublime.
Quando allenavi il Napoli, ti lamentavi del calendario, degli orari, dei campi. Tutti ti davano addosso. Ora sei nelle stanze del Potere e i pennivendoli non possono più criticarti, allora devono limitarsi a registrare le tue deliziose chiagnute su: il caldo, il freddo, l'orario del pranzo, l'umidità, i colori delle maglie, il VAR, le nazionali.
Continua così, Comandante.
Io ho sbagliato a credere che fossi un traditore. In realtà sei un kamikaze: ti stai sacrificando al fine di disintegrarli. Purtroppo non saremo noi a giovare di ciò, ed è solo colpa nostra. Ma se la rivoluzione sarrista non ha potuto prendere il Potere e le classi operaie del pallone non sono riuscite a spezzare le catene, resterà comunque nei secoli la memoria di quanto stai facendo in questi mesi.
Io ho sbagliato a credere che fossi un traditore. In realtà sei un kamikaze: ti stai sacrificando al fine di disintegrarli. Purtroppo non saremo noi a giovare di ciò, ed è solo colpa nostra. Ma se la rivoluzione sarrista non ha potuto prendere il Potere e le classi operaie del pallone non sono riuscite a spezzare le catene, resterà comunque nei secoli la memoria di quanto stai facendo in questi mesi.
E nel pantheon socialista, tra Baffone e 'O Cinese, tornerà ad esserci posto anche per te.
Commenti
Posta un commento