Stachanov, hai rotto i coglioni




   Aleksej Grigor'evič Stachanov è stato un minatore sovietico. Il 31 agosto 1935 divenne celebre per aver ideato una nuova metodologia di estrazione del carbone: riuscì ad aumentare la produttività della squadra di lavoro fino a quattordici volte, battendo ripetutamente il record del numero di tonnellate di carbone estratte in un turno di lavoro. Quel giorno, Stachanov raccolse 102 tonnellate di carbone in 5 ore e 45 minuti. Per questo motivo, nell'Unione Sovietica il 31 agosto divenne il "giorno del minatore di carbone" e la parola "stacanovismo" (o "stakanovismo") divenne sinonimo di produttività, efficienza e abnegazione nel lavoro.
   Paradosso gustoso: un minatore sovietico e comunista è diventato il simbolo di ciò che il capitalismo globale più anela e per cui è pronto a mettere a repentaglio la vita di persone e territori.

   E' di queste ore la notizia che la premier finlandese abbia proposto l'introduzione nel suo Paese di un orario di lavoro flessibile: quattro giorni a settimana e la giornata di sei ore. Follia? Affatto! Nella vicina Svezia, la giornata lavorativa di sei ore è già stata introdotta nel 2015.
   E in Italia? Insieme a Greci e Estoni, gli Italiani sono coloro che lavorano di più in Europa: circa 33 ore a settimana di media. Tenete presente che queste medie sono falsate e tendono al ribasso, visto che per alcuni lavori, ad esempio gli insegnanti di scuola superiore, vengono conteggiate solo le ore di lavoro frontale, mentre tutte le ore dedicate alla programmazione, all'aggiornamento, alla ricerca, alla preparazione della didattica e alla correzione dei compiti e delle tesine a casa non vengono prese in considerazione. 
In Germania, motore d'Europa e modello di riferimento per i lavoristi e i capitalisti nostrani, si lavora solo 26 ore a settimana. "Lavativi! Fannulloni!". In Francia si raggiungono le 29 ore di media settimanale.

   Lavorare meno, lavorare tutti. Così recitava un antico slogan degli anni Settanta. Mi permetto di aggiungere una terza parte: vivere meglio. 
"Lavorare meno per lavorare tutti e vivere meglio."
   Perché forse qualcuno lo ha dimenticato: noi andiamo a lavorare per vivere, non viviamo per lavorare. La maggior parte dei lavori in Italia consta di un orario compreso tra le 36 e le 40 ore settimanali. Basterebbe portare questo numero a 30 per avere di colpo un aumento delle assunzioni, quindi un rilancio dei consumi, quindi una ripresa della domanda e quindi una necessaria crescita di produttività. 
   E non azzardatevi a definirlo comunismo! Anche perché Stachanov si offende sennò! 

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