Joker, Che, Dalì: pompieri vs sbirri


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Pompieri contro sbirri.
Sulle strade di Parigi è andato in scenda l'impensabile. Uomini in divisa contro uomini in divisa. I primi impegnati da otto mesi in una lotta sindacale e culturale, fatta di difesa dei diritti e di rivendicazioni. I secondi, gendarmi dello Stato e del Sistema, pronti ad obbedire agli ordini e a soffocare ogni lotta sociale.

Parigi come Gotham City.
Pompieri coi volti dipinti da Joker e poliziotti in assetto antisommossa. No, non è l'armatura di Batman. No, non sono agli ordini del commissario Gordon. Lanciano idranti e granate GM2L provate contro i vigili del fuoco per la prima volta proprio ieri, dopo il ritiro delle GLIF4, responsabili di decine di mutilazioni dall’inizio delle rivolte di piazza. 


Che Guevara e Salvador Dalì.
Il guerrigliero argentino, eroe della rivoluzione cubana e icona dell'antimperialismo, e la maschera del pittore surrealista spagnolo, reso celebre dalla serie tv "La Casa di Carta" e divenuto ormai un simbolo di rivolta contro il Potere.


La lotta ha pagato. 
Il ministro dell’Interno Christophe Castaner ha raggiunto un accordo con i sindacati accogliendo in gran parte le richieste dei pompieri: aumento della «indennità fuoco», che era ferma al 19% del salario-base dal 1990 e che dall’estate prossima salirà al 25%; mantenimento dell'attuale sistema pensionistico, evitando così l'innalzamento di cinque anni dell'età pensionabile; nuove assunzioni, al fine di rimpinguare le fila del corpo.

Chissà.
Chissà cosa si direbbe in Italia se vi fossero scontri di piazza tra pompieri e poliziotti.
Chissà come reagirebbe questo Paese che non ha mai conosciuto una rivoluzione e che è pronto a lamentarsi per quattro ore di sciopero il venerdì.

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