Australian Open: incendi e malori, but the show must go on!

"The show must go on", cantavano i Queen. Lo spettacolo deve andare avanti. Non si può fermare, per nessun motivo. Specie se quello spettacolo significa profitti miliardari. Prendete l'Australian Open, uno dei più famosi tornei di tennis: l'Australia è devastata dagli incendi, una fitta coltre di fumo ne avvolge le principali città, immense distese di terra sono ridotte in cenere, l'aria è irrespirabile... ma lo spettacolo deve andare avanti, bisogna giocare a tennis, costi quel che costi.

Durante l'incontro Jakupovic - Voegele, la prima ha avuto una crisi respiratoria a causa del fumo che copre i cieli d'Australia. Le sono venute meno le gambe e si è accasciata. Inevitabile il ritiro. "Mi sentivo svenire e non riuscivo più a respirare. Non è giusto e non è salutare per noi". Problemi tuoi, cara Jakupovic. Lo spettacolo deve andare avanti.

Nel corso match maschile Kavcic - Clarke, i due tennisti hanno dovuto soccorrere un raccattapalle che si è sentito male per lo stesso motivo della Jakupovic. Povero raccattapalle... ma levati dai coglioni, lo spettacolo deve andare avanti.

Elina Svitolina, ucraina numero 5 del mondo, ha pubblicato un post molto critico che dà voce al pensiero di molti: "Perché dobbiamo aspettare che succeda qualcosa di brutto per fare qualcosa?". Perché annullare un torneo dello slam come l'Australian Open significa rimetterci una barca di soldi. E i soldi - si sa - contano più della salute delle persone. Pertanto, cara Svitolina, infilati il gonnellino e scendi in campo. Perché lo spettacolo deve andare avanti.