Il capo dell'estrema destra italiana, Matteo Salvini, ha commentato ieri la sentenza di condanna dei carabinieri per l'omicidio di Stefano Cucchi così: "La vicenda di Stefano Cucchi testimonia che la droga fa male sempre".
Se Stefano Cucchi fosse morto per droga, Salvini avrebbe ragione. La sentenza di ieri, invece, ha chiarito che il ragazzo è stato ucciso da assassini in divisa, che lo hanno massacrato di botte fino a farlo morire.
Non contento, Salvini ha aggiunto: "Posso dire che sono contro lo spaccio di droga, sempre e comunque, oppure dà fastidio?". Quindi se uno viene picchiato a morte dai carabinieri la colpa è del fatto che possedeva droga. Ha fatto benissimo Ilaria Cucchi, sorella di Stefano ed esempio di eroica resistenza e pervicace ricerca della verità, a minacciare querela contro il capo della Lega:
"Stefano non è morto di droga. Contro questi personaggi ci siamo dovuti battere per anni. Tanti sono stati chiamati a rispondere in un'aula di giustizia e non escludo che il prossimo possa essere Salvini".
L'odio sociale di cui Salvini e il suo fan club sono i protagonisti assoluti degli ultimi anni non prevede che la famiglia Cucchi possa adesso trovare un minimo di pace, dopo una sentenza che ha ristabilito la Verità dopo dieci anni di menzogne, calunnie, offese e depistaggi.
Per loro, persone come Ilaria Cucchi saranno sempre un nemico.
Do svidanija
Per loro, persone come Ilaria Cucchi saranno sempre un nemico.
Do svidanija
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