Le Regioni hanno fallito. Ora basta!



Ieri in Lombardia ci sono stati 4126 contagiati.
Di questi, 1800 nella sola Milano.
"Lockdown in Lombardia!", "Coprifuoco in Lombardia!", si grida ai quattro venti. Perché mai? Perché deve chiudere TUTTA la Lombardia, quando il problema grosso lo hanno solo Milano e provincia (ehm, "città metropolitana", chiedo venia)? Se abito a Sondrio o a Mantova, perché devo subire lo stesso trattamento di Milano? Perché viviamo nella stessa Regione?

La Campania, giustamente soprannominata Delukistan, visto l'autoritarismo dello sceriffo salernitano, si avvia al coprifuoco e non esclude affatto la possibilità di un nuovo lockdown. I dati della Campania parlano chiaro: la "bomba dei contagi", secondo il gergo sensazionalista tanto caro a certo giornalisti, riguarda fondamentalmente solo Napoli e provincia. Perché io, che abito in Irpinia o in provincia di Benevento, devo subire le stesse restrizioni di Napoli? Perché viviamo nella stessa Regione?

Si, il problema è proprio questo: si continua a ragionare a livello regionale. Il guaio sta a monte, perché la sanità è competenza della Regione.
Eppure gli ultimi decenni dovrebbero aver dimostrato a tutti che le regioni sono uno dei principali cancri di questa sottospecie di Paese denominato Italia: centri di spesa vergognosa e spaventosa, inefficienza ai massimi livelli, clientelismo e corruttele d'ogni tipo, conflittualità costante con lo Stato centrale, incapacità di sostegno economico a città metropolitane e soprattutto ai comuni, coi sindaci letteralmente abbandonati a loro stessi e costretti a fare le nozze coi fichi secchi.

Se invece di ragionare a livello regionale si "scendesse" a livello provinciale, vi sarebbe certamente maggiore equità e giustizia nelle azioni da intraprendere contro questo maledetto virus, ma soprattutto si riuscirebbe a responsabilizzare i sindaci di una stessa area metropolitana, dotando loro degli strumenti e dei danari necessari a intervenire, a monitorare le piazze, a controllare il rispetto delle norme.
Il tempo delle Regioni, se mai c'è stato, è già finito. Esse hanno fallito su tutta la linea. La classe politica regionale è ben peggiore di quella "nazionale". I presidenti di Regione si sentono come i governatori del Texas o dell'Alabama, ma non ne hanno la statura politica né istituzionale.
Questo virus sia il colpo di grazia al folle regionalismo italiano. Se non si riesce a ragionare per Macroregioni (questa si che sarebbe una innovazione determinante!), allora si viri verso un NeoMunicipalismo.

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