Crociati padronali



E' cominciata la crociata contro lo smart working.

Nonostante la produttività non sia più bassa, anzi.
Nonostante il traffico sia diminuito e la salubrità dell'ambiente sia aumentata.
Nonostante l'organizzazione familiare sia meno complicata, visto che i tempi da e per la sede di lavoro sono azzerati.
Nonostante la possibilità di lavorare da casa riduca drasticamente i rischi di contagio e, in generale, di prendere malattie.
Nonostante le nuove tecnologie consentano di fare riunioni e di organizzare il lavoro senza la presenza fisica.
Nonostante il risparmio per le aziende, che non sono più costrette a pagare affitti esorbitanti per gli uffici.
Nonostante tutto ciò, il lavoro intellettuale - quello manuale, ovviamente, non può giovarsi dello smart working - deve tornare in ufficio.

Il lavoratore deve produrre profitti per il padrone.
Non può farlo da casa sua, però.
Deve svegliarsi due ore prima, farsi almeno un'ora di traffico in auto (o di treno, o di bus...), lavorare non meno di 8 ore, riprendere l'auto (o il treno, o il bus), perdere almeno un'altra ora per tornare a casa.
Il lavoratore, in inverno, deve uscire di casa quando è buio e/o deve tornarci quando è buio.
Finire di lavorare alle 18 e potersi dedicarsi ai figli o allo sport un minuto dopo? Giammai! Fatti il traffico, spendi i soldi per la benzina, torna a casa ancora più stanco.

La più bella delle motivazioni addotte per questa crociata padronale è la seguente: desertifichiamo i quartieri. Il bar non vende più caffè, la tavola calda è costretta a chiudere, la salumeria vende meno articoli, l'edicola vende meno giornali, il tabaccaio vende meno sigarette. Perché il lavoratore, si sa, passa la giornata tra i bar, la tavola calda e la salumeria, poi si va a fumare una sigaretta sulla panchina leggendo il Corriere dello Sport. Di tanto in tanto, si ricorda di lavorare e sale in ufficio.

Questo pensate dei lavoratori? Così immaginate si svolga la giornata di lavoro? Voi non sapete di cosa parlate. 

Tantissime categorie di lavoratori svolgono un lavoro che non può prevedere lo smart working: saranno loro a frequentare il bar o la tabaccheria, tra una consegna e l'altra; saranno loro a passare la pausa pranzo alla tavola calda, interrompendo lavori stradali o edilizi o di altra natura.
Lo smart working ha tanti aspetti positivi e alcuni aspetti negativi (ad esempio, spesso si finisce col lavorare di più!). Per questo va incentivato, sostenuto, promosso, esteso a tutte le categorie che possono usufruirne.

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