Montanelli, il razzista antimeridionale




“Voi avete l’Algeria, noi abbiamo la Sicilia, ma voi non siete costretti a dire che gli algerini sono francesi, mentre noi, circostanza aggravante, siamo costretti ad accordare ai siciliani la qualifica di italiani”.

Questo scrisse Indro Montanelli, quello che gli italiani considerano Maestro di giornalismo.
E quando scrisse queste parole non era un giovanotto colonizzatore a cui un capitano regalò una moglie di dodici anni, "un animaletto docile" come la ebbe a definire quando la calvizie e le rughe campeggiavano sul suo volto.
Montanelli scrisse questo abominio razzista quando già era considerato il più grande giornalista italiano del Novecento. La difesa d'ufficio molto in voga in questo periodo ("Era l'Italia fascista, era l'epoca del colonialismo, era ancora giovane, era...) non può quindi valere in questo caso.

Per cui, cari sedicenti italiani, se non volete togliere la statua del Montanelli perché era un giovanotto fascista pedofilo colonizzatore, toglietela perché era un maturo e consapevole lurido razzista.
O avete qualche altra scusa da addurre?

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