Napoli - Lazio: veleno e brividi




Ho i brividi.

Rivedere i ragazzi cantare "Un giorno all'improvviso" sotto la curva dà i brividi.
Anche stasera gli occhi erano lucidi, ma stavolta per la gioia.

Volevo solo due cose: Veleno e Semifinali.
Ho avuto entrambe.
Stong appost.

Della tattica, del modulo, delle trame, del Sarrismo, del Terronismo calcistico gattusiano, non me ne frega un cazzo. Stasera.

L'espulsione di Leiva è stata causata dagli ultras. Se ci fosse stato ancora lo "stadio teatro" tanto caro all'Indegno e ai suoi papponcini, Leiva non sarebbe mai stato espulso. Mai.

Non voglio parlare di singoli. Non voglio parlare di un Capitano che sul campo ha sputato due polmoni. Non voglio parlare di un Demme lucidissimo, della cazzimma di Manolas e Mario Rui.
Faccio solo una deroga: Sebastiano Luperto. Guardatevi gli ultimi dieci minuti di Luperto. Come saltava, come contrastava, come lottava.

Complimenti alla Lazio. Grande squadra, guidata da un ottimo allenatore.
Aver fatto goal a questa Lazio e aver preso due pali giocando e correndo in dieci per 70 minuti è possibile solo giocando da squadra.
Ora bisogna tornare a ESSERE squadra.


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