Lazio - Napoli, sprazzi e sconfitta



Premessa: sconfitta ingiusta, ma sconfitta. Buon Napoli punito eccessivamente, ma punito.

Sento parlare di "sprazzi di Sarrismo".
È stato un grande amore, quindi vi capisco. Vi basta un 4-3-3 fatto bene per fare correre la memoria a quel triennio.
Non fatevi fregare: quello era un amore fondato su una menzogna. Nessuna conquista del Palazzo. Nessun assalto al cielo. Il Traditore che oggi siede sulla panchina di quelli là è la dimostrazione fisica di un inganno che ha infatuato tutti noi. Me per primo, che ho addirittura partecipato al Congresso Sarri sta, che ho preso la tessera del Partito, che ho giocato alla Mossa del Comandante, che ho letto la sua tesi di laurea a Coverciano più del Libretto Rosso di Mao.

Io non dirò mai che "vincere è l'unica cosa che conta". Perché conta anche come vinci, con quale idea di gioco, contro quali avversari e quanti poteri. Ma vincere conta: nello sport come nella vita.
"A questa squadra serve un filotto di vittorie", "la mia carriera è legata ai risultati" : parole non mie, ma di tal Gennaro Ivan Gattuso. Uno che è partito da Schiavonea ed è arrivato sul tetto del mondo. Uno che vuole giocare bene, senza integralismi e senza ideologismi menzogneri e opportunisti. Uno che ha idee, ma sa che è la realtà che conta. Se pensasse che sia la realtà a diversi conformare all'Idea sarebbe un fottuto idealista del cazzo. E venderebbe fumo, come quel Traditore. Il fumo più bello, più entusiasmante che abbia mai visto su un rettangolo verde. Un fumo che ha inebriato i vicoli della mia unica Capitale e ha scaldato i cuori dei Napoletani di tutto il mondo.
Ma sempre fumo era.

Io ho vinto due scudetti con Bianchi e Bigon in panchina. Ho alzato una Coppa Italia in faccia a quelli là grazie a un tizio rozzo, con accento toscano, che fa ancora il WM e non per omaggiare le proprie iniziali. Ho gioito fino alle lacrime con un allenatore spagnolo che in molti hanno bistrattato e velocemente dimenticato.

Ma basta un 433 fatto bene per tornare a parlare di "sprazzi di Sarrismo". Perché la memoria sa essere un placebo, anche e soprattutto in un'epoca storica senza Memoria.
Aveva ragione Nietzsche quando, dissertando sull'utilità e il danno della Storia per la Vita, concludeva che è maggiore il danno.
Oggi di più.

Forza Napoli.
Sempre.
Oggi di più.

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