Emilia Paranoica

Il freddo più pungente, accordi secchi e tesi
segnalano il tuo ingresso nella mia memoria.

Bibbiano non è servito. L'immigrazione non è bastata. Le paranoie non hanno sortito effetti, in Emilia. Non c'è spazio ulteriore per i leghisti: hanno ottenuto il massimo possibile, la destra a guida Salvini non vincerà mai in Emilia - Romagna. Soprattutto se il massimo di classe dirigente che può proporre è gente come la Borgonzoni...

Vince Bonaccini. L'Emilia Paranoica prende due, tre, quattro plegine e impedisce al porco di ingrassarsi ulteriormente. Il roipnol fa un casino se mescolato all'alcool e ti ritrovi a citofonare come  stupido felice, un prepolitico, un tossicomane. 

"Scusi, lei spaccia?"

E' stata una campagna elettorale stomachevole. L'argine ha tenuto, ma non si può parlare di vittoria. Si può, invece, parlare di disfatta evitata, di crollo scongiurato. E tanto basta, al momento, per essere relativamente contenti. 

Da Reggio a Parma, da Parma a Reggio
Da Modena a Carpi, da Carpi al Tuwat, da Carpi al Tuwat, da Carpi al Tuwat.

Vince Bonaccini. Tiene il Partito Democratico. Che in Emilia - Romagna funziona ancora come un partito degno di questo nome, con i militanti che militano, un bel centralismo democratico, un servizio pubblico che in altre zone dello Stivale se lo sognano, dialettica nei luoghi di lavoro e nelle bocciofile. 

Il Partito Democratico, lì sopra, funziona ancora come il PCI. E non ci sono cene da mille euro a cranio che tengano. Se ne rendano conto gli hipster, i renziani, i neoprog e il resto della fauna politica della Sinistra fucsia. 

O si torna ad essere Sinistra, o ci aspetta una lunga notte.

Emilia di notti, dissolversi stupide sparire una ad una
Impotenti in un posto nuovo dell'ARCI
Emilia di notti agitate per riempire la vita
Emilia di notti tranquille in cui seduzione è dormire
Emilia di notti ricordo senza che torni la felicità
Emilia di notti d'attesa di non so più quale amor mio che non muore
E non sei tu, e non sei tu, e non sei tu