Combatti la Paura. Difendi il Quartiere.




Centocelle è scesa in strada, ieri sera. Ancora una volta, dopo gli incendi di alcune attività commerciali, tra cui La Pecora Elettrica. Qualcuno non vuole che Centocelle viva. Qualcuno non vuole che i cittadini residenti in quel quartiere, popoloso quanto una città, abbiano luoghi di socialità, di confronto, di cultura in cui passare del tempo. Qualcuno vuole strade vuote, lampioni spenti, saracinesche abbassate. E se ne frega delle volanti che, con la solita logica emergenziale, hanno improvvisamente fatto la comparsa per le strade del quartiere. Due giorni dopo l'incendio della Pecora Elettrica, nonostante l'aumento della presenza delle forze dell'ordine, un'altra attività commerciale è stata data alle fiamme, a pochi metri di distanza. 




Centocelle è scesa in strada, ieri sera. Autoconvocata dalla Libera Assemblea di Centocelle. Senza bandiere di partito o sindacato, per evitare qualsiasi tipo di strumentalizzazione politica. Le uniche bandiere presenti erano quelle Antifa. Perché Centocelle vuole difendersi da chi tenta di limitare gli spazi di vita, da chi vuole imporsi con la violenza e la sopraffazione, da chi non disdegna di stringere patti con la criminalità e l'estremismo di destra. Quella di Centocelle è una battaglia antifascista, ma di un antifascismo nuovo, incomprensibile per i tanti liberali che ciancano di "antifascismo senza fascismo". Quello di Centocelle è un antifascismo declinato in senso sociale e culturale, prima che storico e politico.


Do svidanija

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