Anche sul maltempo, per l'Italia conta solo il Nord

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Ci aveva pensato Chicco Mentana a mettere le cose in chiaro, nelle ore immediatamente successive all'alluvione che stava mettendo sott'acqua Venezia. In uno splendido ed esaustivo post, spiegava perché bisognava adoperarsi per aiutare le terre e i popoli del Veneto, del Trentino e Friuli:

"Sono terre amate da tanti italiani, popolate da gente abituata a NON PERDERSI IN LAMENTI E RICHIESTE DI AIUTO..."


Chiaro il messaggio? I veneti mica sono come i terroni, che piagnucolano ogni volta che c'è un'alluvione, un terremoto o una qualsiasi calamità. 

Rai, Mediaset e La7 si sono subito, E GIUSTAMENTE (lo scrivo a caratteri cubitali, così tutti possono capirlo, leghisti esclusi), mobilitati per raccogliere fondi da destinare a Venezia e alle altre città del nord colpite dal maltempo. Il tema dello scandalo Mose è stato ovviamente accantonato, così come le critiche a chi da trent'anni amministra quei territori e ha ancora il coraggio di dire che è "colpa di Roma e dello stato centralista, che sottrae somme per mantenere clientele e parassiti". Indovinate secondo questi illuminati figli di Lombroso e di qualche buona donna dove sono le clientele o i parassiti? Vi diamo un aiuto: a nord o a sud del Garigliano?

Sono giorni che politici di ogni schieramento, tra i quali Salvini, Berlusconi e Brunetta, e finanche la Nazionale italiana di calcio vanno a fare passerelle a Venezia. Armati di gambali e facce contrite, vengono immortalati con Piazza San Marco alle spalle. "Venezia come Notre Dame" è stato il messaggio. Siamo tutti veneziani. Je suis Pantalone.
Ieri sera, l'immarcescibile Giletti ha anche chiarito che "se i veneti si sentono culturalmente altro rispetto all'Italia, li capisco". Per poi dare la parola al bergamasco Vittorio Feltri

"Fintanto che Venezia è stata amministrata dai veneziani i problemi son stati contenuti. Oggi che siamo nelle mani dello Stato centrale, il Veneto è in forte difficoltà. L'autonomia potrebbe essere la soluzione a tanti problemi"

Famose a capisse, come dicono a Roma: in quella regione governano da trent'anni leghisti e berlusconiani, tutti ovviamente veneti, e la colpa sarebbe dello Stato centrale filoterronico?
E' chiaro il disegno: dimostrare che se ci fosse l'autonomia egoista di Lombardia e Veneto, queste due regioni non avrebbero più problemi. Gli scandali della sanità in Lombardia? Colpa dei calabresi mantenuti da Roma, ovvio. I miliardi buttati del Mose? Se Roma non pagasse i siciliani per restarsene comodamente in Sicilia a non fare nulla...
Di seguito, alcune immagini della tragedia:






Come dite? Non è Venezia? Ah no?
Mi avete sgamato, furbacchioni. In effetti, le immagini che vedete non riguardano Venezia, bensì la capitale europea della cultura 2019: Matera. Una città della Basilicata, mica dell'operoso Veneto. Una città che è stata sommersa dall'acqua più di Venezia, che ha subito danni ingentissimi e che nessun politico ha ancora visitato. Nessuno, manco per sbaglio. Salvini non aveva la felpa con la scritta "Matera", ma probabilmente se la starà facendo confezionare da una ditta cinese di Prato. La Nazionale di calcio? Nemmeno un pallone è arrivato a Matera.
Volete contribuire alla ricostruzione di Matera? Volete donare due euro? Mi spiace, ma nessun telegiornale ha parlato di raccolta fondi. Nessuna schermata con l'Iban o il numero da chiamare per effettuare una donazione è stata messa a disposizione. Nessun servizio strappalacrime col pianoforte in sottofondo è stato fatto dalla "città dei Sassi". Nessun giornalista ha detto che la colpa è dello stato centrale, che da 160 anni toglie risorse al Sud per darle al Nord.

Niente. Nessuno. Sud.

Commenti

  1. Viene quasi da pensare che l'unica salvezza per la parte ricca della penisola (quella che praticamente inizia dall'Appennino Tosco-Emiliano e termina nelle acque del Tirreno e dello Ionio, ricca di tutto tranne, ahimè, che di soldi) possa essere una marcata forma di autonomia macro-regionale con tutto ciò che ne consegue in termini politici, economici e, si spera, culturali.

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